Sottolineare la bellezza e la gioia di essere protagonisti. È stato questo il messaggio che le Case Famiglia di Fondazione Mantovani hanno voluto lanciare in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne.
“Un tema di drammatica attualità, come le cronache di queste settimane ci stanno purtroppo raccontando. Un fenomeno – sot- tolinea Marinella Restelli, referente dei Progetti animativi – su cui tutta la società deve interrogarsi e lavorare, non solo sul piano legislativo, per interrompere questa spirale di violenza che colpisce tante donne, genitori e comunità. È per questo che anche noi abbiamo voluto dare il nostro contributo, a partire dalle persone che ci sono affidate, anziani e fragili”.
Esistono infatti tante forme di violenza, anche non così evidenti, ma purtroppo altrettanto amare e dolorose.
“La solitudine, l’emarginazione, il pregiudizio, l’indifferenza: sono dinamiche silenziose e nascoste, ma che possono provocare tanta sofferenza. E questo può capitare all’interno delle relazioni familiari, fra vicini e purtroppo anche nelle RSA, se non si continua a mantenere desta e vigile l’attenzione sulla cura e la dedizione”.
Inclusione e rispetto nelle Case Famiglia Mantovani
La Giornata contro la Violenza sulle Donne è diventata dunque per i Residenti delle Casa Famiglia un’occasione speciale per far vincere il Sì a favore dell’inclusione e del rispetto.
A Cologno Monzese gli anziani hanno potuto divertirsi salendo su rombanti Harley Davidson: una serie di super moto, guidati dal gruppo dei biker del Gate 32 Milano Chapter, hanno percorso il viale della RSA.
“Un’autentica scarica di adrenalina. I nostri anziani, con i loro familiari – ha commentato il coordinatore della struttura Andrea Giordan, entusiasta per la buona riuscita dell’iniziativa – hanno voluto provare il brivido di salire in sella. Tante risate, fotografie ricordo, e la promessa di rivederci presto perché questa iniezione di fiducia, di voglia di vivere e di provare emozioni che hanno portato questi bolidi è stata davvero contagiosa”.
In altre Case Famiglia, invece, non sono mancati momenti di riflessione, balli e canti.
“Abbi cura di splendere! Questo è da sempre il nostro motto. Ogni anziano – prosegue Restelli – deve poter splendere della propria bellezza, che per noi significa dignità e unicità di ogni persona in ogni momento, anche nei momenti di fragilità, fino all’ultimo respiro. Nell’epoca dell’indifferenza vogliamo combattere il rischio di prevaricazione e marginalizzazione, in una costante alleanza con le famiglie e gli operatori, per il bene dei nostri residenti”.
a cura di Emilia Urso Anfuso