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Luca Gaudiano AIRC

Attualità

Gaudiano: il vincitore di Tale e Quale è testimonial AIRC

Redazione | 27 Gennaio 2024

Luca Gaudiano testimonial della nuova campagna AIRC: il 27 gennaio i volontari vi aspettano in moltissime piazze d’Italia!

È un talento puro Gaudiano, vincitore della tredicesima edizione di Tale e Quale Show, talent condotto da Carlo Conti su Rai 1.

Classe 1991, da Foggia, testimonial di AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) Luca Gaudiano racconta con orgoglio l’importanza di essere Ambassador affiancando i 6mila ricercatori che ogni giorno lavorano per rendere il cancro sempre più curabile.

Fondazione AIRC inizia il 2024 con una nuova campagna che invita ad agire concretamente per prevenire il cancro con lo stile di vita, e renderlo sempre più curabile sostenendo la ricerca. Una mobilitazione a cui partecipano decine di migliaia di volontari, insegnanti, studenti e sostenitori che colorano le piazze e le scuole in tutta Italia con le Arance della Salute. Ognuno potrà trovare il punto di distribuzione più vicino su arancedellasalute.it

Per promuovere l’importanza della prevenzione scendono in campo al fianco di AIRC anche i talenti della nazionale Under 20 di calcio italiana e Banco BPM, partner istituzionale di Fondazione AIRC, che rilancia la campagna in tutta Italia attraverso le sue 1.400 filiali.

Una vera e propria staffetta della salute che dal 2 febbraio proseguirà in migliaia di punti vendita della grande distribuzione e della distribuzione organizzata, dove si potranno trovare le “Arance rosse per la Ricerca”.

Per ogni reticella acquistata, AIRC riceverà 50 centesimi di euro.

Intervista a Luca Gaudiano

Luca come nasce la passione per la musica e la scrittura?

“Sicuramente è cominciato tutto da quando ero molto piccolo. A casa mia si è sempre respirata musica ed è stato quasi inevitabile che essa prendesse un ruolo da protagonista nella mia vita. Se non l’avessi scelta come percorso sarebbe stata comunque una parte fondamentale della mia esistenza”.

La musica ma anche la scrittura, quasi un luogo in cui riversare il proprio mondo

“La scrittura fa parte di quelle caratteristiche che sono venute fuori dal mio percorso di studi. Mia madre è docente di lettere, mio papà ingegnere, c’è sempre stata tanta cultura in casa e la scrittura viene fuori proprio quando c’è un contesto culturale che crea le fondamenta su cui articoli i pensieri. La scrittura non è altro che ciò che hai dentro, un canale in cui riportare il tuo mondo”.

Il suo dono è far trasparire le cose che sente agli altri. Non a caso “Polvere da sparo”, a Sanremo 2020, arrivava immediatamente al cuore e alla testa, empaticamente.

“Quel brano segnava un prima e un dopo. La storia della mia famiglia, quella di mio padre mi hanno cambiato non solo umanamente, ma anche artisticamente. ‘Polvere da sparo’ può essere considerata la prima canzone che mi abbia aperto a una visione cantautorale, matura dell’intendere la canzone. Da lì sono nati gli altri brani, sono andato a scavare nella mia anima e risalendo ho colto anche tutto il resto. Tutte le canzoni di ‘Fiore’, uscito l’8 luglio del 2022, fanno parte del processo di osservazione interiore scaturito dal confronto con il dolore per la morte di mio padre”.

Altro momento importante Tale e Quale Show, dove ha vinto.

“Ho affrontato anche quel percorso molto seriamente. Non volevo fosse solo un momento di promozione per il mio percorso o per l’immagine, non volevo prenderlo con superficialità. Mi ci sono dedicato con tutta la mia esperienza, come quando un attore entra nella vita di un personaggio noto. Ho pensato a Serena Rossi che interpretava Mia Martini, a Beppe Fiorello che diventava Modugno o a Luca Marinelli con De André. Volevo personificare l’artista attraverso quello che nella mia esperienza teatrale avevo immagazzinato”.

Un consiglio che darebbe a chi ha la sua età e un sogno grande da raggiungere?

“Direi semplicemente che la programmazione di un obiettivo deve passare attraverso l’organizzazione di obiettivi più a breve termine e consecutivi. Io sono la testimonianza delle cose fatte passo dopo passo che ti aiutano ad arrivare fino in fondo. Bisogna avere il coraggio di credere in quello che ci piace fare davvero”.

AIRC: un messaggio da lasciare per ricordare che la ricerca è fondamentale

“Sono stato da subito onorato di essere stato individuato come artista tra i vari Ambassador perché vuol dire che hanno trovato in me un canale, un megafono per amplificare i loro messaggi in un cammino che ha toccato da vicino me e la mia famiglia. Mi sono confrontato con la sanità, con i ricercatori, ho toccato con mano problematiche di ogni genere, quelle di chi affronta e segue percorsi che salvano vite, i progressi fatti anche per la patologia di mio padre per la quale è aumentata la guaribilità grazie al sostegno alla ricerca. Cerco di dare il massimo perché tutti siano partecipi.

A questo proposito ricordo il 27 gennaio quando saremo in piazza con 20mila volontari che distribuiscono arance rosse, miele e marmellate per cui basta un piccolo contributo per aiutare però in modo enorme la comunità di AIRC fatta da migliaia di ricercatori impegnati per la vita”.

Un progetto per il futuro prossimo?

“In questo momento sto organizzando il prossimo concerto, il 23 febbraio a Roma Auditorium Parco della Musica nella sala studio, sarà un momento in cui riproporrò le mie canzoni con una big band allargata, più archi, più suoni acustici di forte impatto emotivo e sonoro. Mi elettrizza molto, non vedo l’ora. Sarò poi con vari concerti in giro per l’Italia e spero ci sia tanta partecipazione perché regaleremo emozioni difficili da dimenticare”.

A Luca di qualche tempo fa cosa direbbe?

“Forse avendo visto ciò che c’è stato direi semplicemente: Vai e credici”.

a cura di Stefania Castella