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Omeoimprese Visto n. 19 2021

Attualità

Omeoimprese: ‘Nella bella stagione i farmaci omeopatici sono più efficaci’

Redazione | 29 Aprile 2021

Effetti e benefici dei farmaci omeopatici in abbinamento (oppure no) ad altre terapie farmacologiche: la parola dell’esperto di Omeoimprese

Omeopatia e malanni di stagione

“L’omeopatia è uno degli alleati di stagione per i soggetti allergici”. Nomen omen, “il destino nel nome”, Pasquale Del Medico, sessantasette anni, pugliese, fin da piccolo avrebbe voluto fare il medico. Così, nel 1981 si è laureato all’Università di Firenze e tre anni dopo ha preso il diploma di omeopata.

“L’omeopata è uno specialista a tutti gli effetti”, dice. “In Italia, dal 1999, una sentenza della Suprema Corte di Cassazione ha sancito che l’esercizio della medicina omeopatica è riservato esclusivamente ai medici. Allora, come adesso, molti biologi e naturopati si erano avvicinati e continuano ad avvicinarsi all’omeopatia. Che è una branca della medicina. Nel 2013 il medico omeopata può essere identificato come specialista, dopo tre anni di corso e cinquecento ore di studi. Il mio diploma del 1984 vale come specializzazione”.

Il dottor Del Medico esercita a Bari, dove l’omeopatia è sempre più diffusa: “Fino ad una decina di anni fa tutti i congressi si tenevano da Roma in su. Negli ultimi anni, grazie all’associazione Omeomefar, di cui mi onoro di essere il presidente, il panorama è cambiato. Insieme ad altri medici e farmacisti, infatti, ci occupiamo di divulgazione e formazione sulla materia”.

E ora il dottor Del Medico racconta come l’omeopatia può essere utile nei mesi primaverili per combattere e prevenire i cosiddetti “malanni stagionali”, “tranquillamente associata alla medicina chimica. Chi sta seguendo una terapia chimica può dunque aggiungere il rimedio omeopatico, perché sicuramente migliora il quadro clinico di gran parte delle patologie”.

Contro le allergie

Nel caso delle allergie, che benefici comporta la terapia omeopatica?

“Parlo della mia esperienza e sulla base del confronto con altri colleghi, oltre su studi clinici. L’omeopatia, in tutte le forme di allergia, porta ottimi risultati. In caso di asma acuta va dato il cortisone, oltre ad altri medicinali. Ma assieme a questa terapia si possono abbinare farmaci omeopatici, che sono efficacissimi.

Anche nel caso della rinite allergica o rinocongiuntivite allergica, che crea problemi alle persone soprattutto in questo periodo, valutando il soggetto affetto dalla patologia, personalizzando l’anamnesi, si possono fornire diversi rimedi, a seconda dei sintomi. Penso all’ostruzione nasale continua. In caso di naso sempre chiuso può essere ottimo un farmaco specifico”.

E in altri casi? Cosa accade?

“Se al contrario è presente una secrezione nasale, non irritante, esistono altre tipologie di farmaci specifici. E chi dice che le cure omeopatiche siano più ‘lente’ rispetto alle terapia classica, quella chimica, sbaglia. Se il medico azzecca il farmaco adatto, dopo una valutata anamnesi del paziente, la reazione è molto veloce. Se invece non si trova subito il farmaco giusto per il paziente, i tempi si allungano.

In alcuni casi la guarigione con l’omeopatia è immediata. Penso all’orticaria, ovvero a un’allergia della pelle. Esistono farmaci specifici molto efficaci e altrettanto veloci. Altri sono meno efficaci perché meno indicati. Ma è sempre la visita medica e la conoscenza del paziente da parte del medico a fare la differenza. Solo valutando la patologia, stabilendo se è acuta o cronica, si può scegliere la terapia più mirata e conseguentemente efficace”.

Terapia omeopatica e chimica

Dunque l’omeopatia può essere una terapia di supporto, ma anche una terapia indipendente?

“L’omeopatia non esclude la terapia chimica. L’ omeopatia non è un’alternativa alla medicina, ma una branca di essa. La sua utilità e i suoi vantaggi per i pazienti sono evidenti solo se il medico tiene in considerazione tutti i sintomi. Se una patologia deve essere curata nel modo migliore, il medico deve tenere conto di quale biotipo fa parte.

Una visita omeopatica non dura mai meno di un’ora e mezza e nella mia esperienza, fin dagli anni Ottanta, ho sempre affiancato la terapia chimica a quella omeopatica, senza mai privilegiarne una a discapito dell’altra, per far sì che i risultati fossero sicuri e immediati.

Di frequente mi capitano pazienti che vogliono abbandonare le terapie chimiche per patologie croniche. La maggior parte di loro, affiancando alla terapia chimica quella omeopatica, hanno trovato i benefici che cercavano da tempo”.

Un esempio di “sinergia farmacologica”

Ha riscontrato casi di pazienti che non riuscivano a guarire con le terapie chimiche e che invece hanno risolto i loro problemi grazie all’ omeopatia?

“Proprio negli anni Ottanta mi è capitata una paziente che aveva l’asma bronchiale cronico e che andava ogni due settimane a fare delle flebo di cortisone, dunque in endovena, al Policlinico di Bari. Io, con estrema cautela, dopo aver studiato il suo caso, cominciai a prescriverle, insieme ai farmaci che già assumeva, anche una terapia omeopatica.

Con grande stupore, nel giro di quindici giorni, le sue crisi respiratorie hanno iniziato a diradarsi. Se prima ne aveva due al mese, poi è passata ad averne una al mese, fino ad una ogni due mesi. È nella sinergia delle terapie che l’omeopatia dà il suo meglio. Nel corso del tempo questa paziente ha sostituito la terapia chimica con quella omeopatica, abbandonando i broncodilatatori cortisonici, dopo un periodo di due anni di cura che definirei sinergica”.

Dunque lei di solito riceve pazienti che hanno già delle terapie in corso?

“Sì, e abbandonarle è sempre sbagliato. La terapia chimica non va mai sostituita all’improvviso. La terapia va ‘corretta’ con l’omeopatia, e man mano che il paziente riceve i benefici di cui necessita va modulata sulla base delle singole esigenze. Quando gli effetti della terapia chimica diventano insostenibili, e contemporaneamente con l’abbinamento della terapia omeopatica si hanno risultati evidenti in termini di guarigione, in quel caso la terapia chimica può essere abbandonata”.