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Omeoimprese Visto n. 42 2022

Attualità

Omeopatia: prova d’orchestra per il sistema immunitario

Redazione | 6 Ottobre 2022

Come rafforzare il nostro sistema immunitario in vista dell’inverno alle porte? Ne parliamo con il dottor Marco Del Prete. Specializzato […]

Come rafforzare il nostro sistema immunitario in vista dell’inverno alle porte? Ne parliamo con il dottor Marco Del Prete. Specializzato in nefrologia e malattie del ricambio idrosalino, Del Prete segue servizi di omeopatia, omotossicologia e agopuntura. È docente AIOT e professore a contratto all’Università degli Studi di Milano, presso la quale tiene il corso di biotecnologie e medicina naturale.

“Come prassi, io e altri colleghi in questi casi utilizziamo volentieri dei composti di principi attivi parte minerali parte vegetali che, assunti con ciclicità, favoriscono soprattutto l’organizzazione e il potenziamento di alcune parti del nostro sistema immunitario. Esso può essere immaginato come un’orchestra: ci sono diversi strumentisti che devono tra di loro coordinarsi”.

Per prevenire l’influenza

Qual è la caratteristica generale di questi composti, in omeopatia?

“L’avere un nucleo centrale composto da una sostanza, Anas Barbariae, un estratto di cuore e fegato di anatra migratoria. Questa sostanza permette al sistema immunitario di organizzarsi nella maniera più opportuna quando riconosce i sintomi dell’influenza. Un altro principio attivo è l’Influenzinum, anch’esso finalizzato a far suonare l’orchestra del sistema immunitario quando necessario. Molti di questi composti hanno in sé tutta una gamma di principi attivi storici dell’omeopatia, predisposti per affrontare le patologie virali, non solo quelle invernali”.

Questi quindi sono i prodotti “storici” in omeopatia per prevenire l’influenza. Ne esistono altri?

“Sì, ce ne sono di molto nuovi che utilizzano le cosiddette citochine in bassa concentrazione. Sono gli avvisi, gli sms se vogliamo, che il sistema immunitario si scambia proprio per coordinarsi. È affascinante come un numero infinito di orchestrali riesca a organizzarsi e coordinarsi tra di loro in tempo reale. Il segreto sta nella comunicazione: i messaggi lanciati sono convogliati per finalizzare il sistema a reagire. Un mix di questi ‘sms’, opportunamente organizzati, è finalizzato a tenere il sistema sempre in stato di allarme e a stimolare fattori organici di grande importanza nella strategia preventiva”.

Come si dice in questi casi, quali sono le modalità d’uso?

“Ovviamente cambiano a seconda dei prodotti. Per esempio granuli da sciogliere in bocca la sera, prima di andare a dormire, una volta o due volte a settimana. Una strategia anti-influenzale che può essere portata avanti da ottobre fin verso febbraio-marzo. Mi preme molto sottolineare che questi rimedi non sostituiscono il vaccino anti-influenzale, come dice qualcuno, ma sono anzi molto in sinergia, in collaborazione, con la profilassi vaccinale. Esistono centinaia di virus para-influenzali che non sono coperti dalla vaccinazione anti-influenzale, quindi è comunque importante che il sistema immunitario sia preallertato contro di essi”.

Intervenire subito

E se nonostante tutto l’influenza ci colpisce?

“Possiamo usare gli stessi farmaci preventivi, cambiando le dosi. Da una volta o due a settimana al momento stesso in cui ci sente influenzati. La famosa sera in cui ci si dice “Mi sa che mi sta arrivando l’influenza” è il momento-chiave: tre dosi in un giorno, per esempio, invece di una o due a settimana, in linea di massima possono dare risultati abbastanza puntuali. Esistono poi altre molecole di matrice omeopatica che possono essere associate a quanto stiamo già assumendo. Ovviamente, nel caso di patologie più serie il ricorso agli antibiotici, associati ai farmaci omeopatici, sarà necessario. Gli uni non escludono gli altri”.

Strategia omeopatica a parte, quali sono i consigli perché il nostro sistema immunitario attraversi l’inverno nel migliore dei modi?

“Mantenere uno stile di vita adeguato. Alimentazione corretta, non sovraccaricata, quindi. Soprattutto non infiammatoria, perché l’infiammazione impoverisce la nostra capacità organizzativa. Anche in questo senso la medicina ‘delle basse dosi’ offre soluzioni a base di principi attivi e sostanze vegetali che si comportano come netturbini: spazzano via scorie ossidative, radicali liberi, rischi d’infiammazione e così via. E favoriscono fenomeni di riparazione cellulare. Altro fattore fondamentale, correlato strettamente con l’alimentazione è la ‘pulizia’ del nostro intestino, un ambiente molto importante per noi, che ha bisogno di essere bonificato, concimato e seminato, per usare una metafora stavolta agricola, con l’omeopatia”.

Quali invece i comportamenti che rischiano di danneggiare il sistema umanitario d’inverno?

“Di sicuro uno stile di vita sbagliato: non fare corretta attività fisica, per esempio. Altro fattore di rilievo, la nutrizione: il cibo spazzatura e i cibi che provocano infiammazione vanno limitati. Come lo stress, l’angoscia e la competizione sul lavoro e nella vita. Corretta alimentazione, serenità mentale e giusto movimento sono i fattori che meglio predispongono a una vita sana”.

a cura di Otello Foscari