Successivo
Grande Fratello VIP 4 recensione

Grande Fratello

Grande Fratello VIP 4: l’illusione di cambiare

Niccolò Maggesi | 9 Gennaio 2020

Grande Fratello VIP

Riparte il Grande Fratello VIP, con un’attesissima quarta edizione nuova di zecca che ha il compito non facile di scongiurare […]

Riparte il Grande Fratello VIP, con un’attesissima quarta edizione nuova di zecca che ha il compito non facile di scongiurare la fuga definitiva del pubblico dal reality di Canale 5.

Primi bilanci del nuovo Grande Fratello VIP. L’esordio della quarta edizione, chiamata ora come non mai a rinverdire il format dopo il faticoso GF VIP 3, è stato segnato da una prima puntata campale dalla sfiancante durata di quattr’ore.

L’aspettativa da parte di pubblico e critica non mancava. Il quasi completo fallimento dell’edizione precedente, che aveva testato la pazienza di spettatori e autori nel suscitare dinamiche intriganti, ha costretto infatti la produzione a un restyling generale. Restyling che, almeno sulla carta, non c’era ragione non funzionasse.

Nuovo conduttore, opinionisti inediti, cast forte, casa nuova, spirito nostalgico pronto a coinvolgere vecchie glorie della versione NIP. Insomma, un vero dispendio di forze ed energie che la dice lunga su quanto ancora la rete conti sulle potenzialità del reality.

Dalle parole ai fatti: punti critici del Grande Fratello VIP 4

Peccato però che, probabilmente complice il tono introduttivo da prima puntata, si sia percepita l’assenza di una vera e propria verve capace di tenere incollati allo schermo. Bisogna dare atto ad Alfonso Signorini di avercela messa tutta, nonostante una conduzione a tratti didascalica e ancora ingenuamente incurante dei tempi morti. Opinionisti non pervenuti, e sbeffeggiati sui social dalla “regina” Malgioglio che ne approfitta per farsi rimpiangere. Di Pupo si avverte una certa stanchezza, di Wanda Nara l’assenza.

Laddove tutto a parole dava un’impressione di originale novità, nei fatti si è risolto escogitando i soliti siparietti visti e rivisti, anticipati persino dai concorrenti stessi. Si pensi per esempio allo scherzo tra Cucuzza e la Rusic, o all’entrata “disturbata” di Antonella Elia. Per non parlare delle false nomination (quando ormai uno si augurava calasse il sipario) che hanno trasferito Fabio Testi nel tugurio.

Anche la volontà d’incastonare episodi di gossip generati fra l’altro da programmi estranei al GF come Temptation Island è apparso fuori luogo. È vero che i protagonisti di questa versione del reality sono già noti dal pubblico. Ci si aspetterebbe tuttavia che la trasmissione funzionasse senza sollecitazioni esterne. Almeno nella prima puntata, dove la fiducia verso le potenzialità del cast dovrebbe ancora essere alta.