Sindrome da stress di rientro
Un disagio diffuso, simile quasi alla depressione, che comporta mancanza di energia e conseguente stanchezza. È il sintomo principale della sindrome da stress di rientro, che colpisce molte persone di ritorno dalle vacanze estive.
E tanto più lungo è stato il periodo di relax, quanto più il senso di malessere, fisico e psichico, è acuito.
Un problema che riguarda sia uomini sia donne, giovani e meno, senza distinzione alcuna.
Per alleviare tutta quella serie di disturbi collegati alla ripresa della routine quotidiana, che vanno dalla lieve inquietudine fino ad una più seria e costante preoccupazione per doversi di nuovo assumere delle responsabilità, può essere utile la medicina omeopatica. Lo sostiene il dottor Marco Del Prete, medico chirurgo che esercita a Milano.
“Durante le vacanze ognuno si ritaglia un cantuccio, un angolo spazio temporale lontano dalla consuetudini abituali, dai problemi quotidiani e, quest’anno, anche dalle angosce connesse anche alle vicende degli ultimi mesi, purtroppo ancora condizionati dall’emergenza sanitaria. Per cui un aiuto che può arrivare dall’omeopatia è senza dubbio legato al recupero del bioritmo”.
L’alternanza tra sonno e veglia dunque.
“Sì. Il bioritmo è il direttore d’orchestra dell’organismo, intorno al quale ruota tutto il resto. Noi utilizziamo delle molecole condivise anche dalla medicina allopatica, come per esempio la serotonina o la melatonina, in dosaggi molto bassi.
La finalità delle terapie omeopatiche è quella di fare in modo che i recettori acquistino la giusta sensibilità, dando al tono del giorno e a quello della notte i giusti ritmi della quotidianità. Che possono essere sostenuti anche da altre terapie. In vacanza, del resto, capita sovente di intossicarsi”.
Una terapia complementare
E come può l’omeopatia aiutare in questa direzione?
“Un eccesso di cibo, di alcol o soltanto di bevande zuccherate, deve essere mitigato da una dieta corretta, ma in omeopatia ci sono delle sostanze che aiutano la disintossicazione dell’organismo. Si tratta di sostanze a base vegetale, o di minerali, che hanno come principio attivo il Galium album e il Galium aparine, che favoriscono l’eliminazione delle scorie attraverso il fegato e i reni. Associati ad una dieta congrua, aiutato ad annullare gli eccessi accumulati. Spesso, inoltre, si torna in città con disturbi intestinali”.
Anche per questo è consigliabile una terapia di medicina complementare?
“Dal colon irritabile alle feci che hanno perso la loro abituale compostezza, la nostra scuola di pensiero consiglia di trattare tutti i problemi intestinali in maniera ‘agricola’, ovvero prevedendo una bonifica del territorio, una concimazione e la semina di sementi opportune. Come? La bonifica si fa con dei gel a base di silicio che assorbono tossine, tossine batteriche, tossine fungine e metalli pesanti. Questi gel ne favoriscono l’eliminazione con le feci.
Dopo questa fase preparatoria, con i gel che vengono assunti la sera, insieme ad acqua abbondante per un paio di settimane, si passa alla fase della ‘concimazione’ che si può fare con sostanze prebiotiche come il Colostro bovino che ha la funzione di reimpermeabilizzare la mucosa intestinale e dunque di favorire la guarigione di stati irritativi e nello stesso tempo fa da concime per i batteri che andremo a seminare e che verranno scelti dal medico sulla base del comportamento dell’intestino. Ovviamente saranno diversi se è più orientato verso la stipsi o verso la diarrea: le scelte devono essere mirate e individuali”.
Prepararsi alla nuova stagione
La fine dell’estate porta al cambio di stagione, che per tutti ha ripercussioni sull’organismo. Ci si può preparare fin da adesso all’arrivo dell’inverno?
“Certamente! In questa stagione è utile reimpostare la capacità organizzativa del sistema immunitario. Noi utilizziamo delle citochine omeopatizzate che in pratica sono gli ‘sms’ che il sistema immunitario si scambia per opportunamente coordinarsi contro le rituali invasioni dall’esterno. Queste citochine, magari associate a principi vegetali o minerali, opportunamente somministrate per esempio con cadenza settimanale, preparano in relativa quiete ad affrontare l’inverno.
Per la sintomatologia da raffreddamento, quindi non per la prevenzione ma per la cura, esiste tutta una serie di rimedi classici, dall’Aconito alla Belladonna, dalla Brionia fino agli oligoelementi che, correttamente miscelati su suggerimento del proprio medico curante, possono alleviare i disagi respiratori e le infezioni delle prime vie aree, quando non serve la terapia antibiotica. Delle volte, grazie all’omeopatia, se ne può fare a meno”.