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Federfarma Novella 2000 n. 32 2022

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Wikipene come manuale di manutenzione e cura: domande e risposte al ‘Prof’

Redazione | 1 Agosto 2022

Il professor Mondaini risponde alle domande più frequenti di urologia, in quanto esperto e autore del manuale Wikipene

L’articolo di qualche settimana fa dedicato al libro di Nicola Mondaini e Patrizia Prezioso Wikipene ha destato molto interesse. Alla nostra redazione sono arrivate numerose richieste di approfondimento. Approfittiamo della disponibilità del prof. Mondaini per saperne di più.

Prof. Mondaini, l’articolo pubblicato ha avuto grande successo e scatenato le domande dei lettori. E tutti “chiedono per un amico”. Ecco qualche domanda.

Attenzione alla glicemia

Parliamo di prevenzione: cosa fare per proteggere la salute urologica?

“È ancora difficile parlare di certi argomenti, persino con il proprio medico di famiglia. Figuriamoci con un urologo! Ho notato che molti pazienti arrivano da me su consiglio del farmacista. Il paziente e il farmacista hanno, probabilmente, un rapporto più confidenziale e intimo. Anche io ho un amico farmacista che spesso mi chiama ‘per un amico’, ponendomi le domande più disparate: da fastidi imbarazzanti, più o meno gravi, a sintomi preoccupanti, a richieste di sostegno per un sabato sera ‘performante’.

Faccio un esempio: un giorno il mio amico farmacista mi chiama perché un suo paziente, trentenne, sportivo che non fuma, non beve e non assume sostanze stupefacenti, con una vita sessuale soddisfacente e intensa, fa ‘cilecca’ ripetutamente. Unico sintomo una stanchezza innaturale. Gli dico: è lì con te? Fagli subito delle analisi, incluso il test della glicemia. I valori sono normali, tranne quello della glicemia che risulta molto alto: il paziente è diabetico. Oggi il ragazzo è seguito da un centro diabetologico, la glicemia è sotto controllo, la sua vita sessuale è tornata normale e il suo ‘onore’ è salvo. Io dico spesso che il pene è il ‘barometro’ della salute e questo è un caso esemplare”.

Oltre alla glicemia, quali altri controlli possiamo fare facilmente noi uomini in farmacia?

“In farmacia si possono fare tutte le analisi di prima istanza con il prelievo di sangue capillare. Per quanto riguarda la prevenzione urologica si può fare l’esame del PSA che dà informazioni sullo stato di salute della prostata. Molte farmacie aderiscono periodicamente a campagne di prevenzione rivolte agli uomini, durante le quali è possibile rispondere, con l’aiuto del farmacista, a un questionario indicizzato utile a valutare l’opportunità di sottoporsi ad ulteriori accertamenti e a una visita specialistica. Anche in questo caso è importante la collaborazione tra medici specialisti e farmacisti, giunzione tra il cittadino e il nostro sistema sanitario”.

Prevenzione per la prostata

A proposito di prostata. Ma gli integratori funzionano?

“Sempre più spesso la pubblicità ci invita a prendere in considerazione qualche aiuto. Per la prevenzione delle patologie prostatiche potremmo fare ricorso ad alcuni integratori alimentari e fitoterapici come quelli a base di Boswellia (che svolge un’azione antinfiammatoria e analgesica), Serenoa Repens (che migliora la funzionalità della ghiandola prostatica e stimola il flusso urinario), zinco (che aiuta qualità e mobilità degli spermatozoi e ha un’azione antiossidante), vitamina D (che aiuta a mantenere sane le cellule) e selenio (che facilita la spermatogenesi)”.

Gli integratori possono aiutare?

“Sugli integratori il dibattito è tuttora in corso. Personalmente li utilizzo e li consiglio. Assumere un integratore è di per sé un fatto positivo perché è una prima presa di coscienza. Capire che bisogna conoscere come funziona il corpo e prendersene cura è l’inizio della prevenzione. Un buon inizio”.

Un sondaggio di qualche anno fa ha fatto emergere dati preoccupanti.

“Sì. In quel sondaggio, condotto su 35.000 uomini, è emerso che l’80% dei partecipanti non è mai stato dall’urologo, il 43% non sa che le malattie sessualmente trasmissibili sono prevenibili e solo il 16% usa regolarmente il preservativo. Inoltre, come dicevamo prima, il 31% si sente più sicuro nel confidarsi con un amico o con il farmacista invece che con un medico nel caso sospettasse di aver contratto una malattia sessualmente trasmissibile”.

Contro le malattie veneree

A proposito di malattie sessualmente trasmissibili: sono così diffuse? C’è da preoccuparsi?

“Oggi più che mai. Paradossalmente, sembra che stiamo abbassando la guardia. E non parlo solo di HIV, ma dell’herpes genitale, il papillomavirus – contro il quale, ricordiamolo, esiste un vaccino -, la candida, la sifilide, la gonorrea, la clamidia, l’epatite B e C.

Mi arrivano in studio ragazzi giovanissimi che, dopo la prima esperienza sessuale, contraggono una di queste malattie perché non usano il preservativo. E si meravigliano, ignorando il fatto che, anche se per loro è la prima volta, il partner potrebbe aver avuto a sua volta altri partner. Ma c’è anche da dire che l’aspettativa di vita è aumentata, e anche gli uomini di una certa età hanno una vita sessualmente attiva.

L’incidenza dell’HIV, ad esempio, risulta in crescita soprattutto tra i pazienti over 60. La prevenzione attraverso il profilattico vale sempre, anche perché unica arma efficace contro queste malattie”.

Scannerizza il QR code per approfondire sull’argomento

Invitiamo i lettori interessati ad approfondire l’argomento inquadrando il QR Code con lo smartphone. Ricordiamo che una parte del ricavato dalle vendite di Wikipene è devoluto alla Fondazione Cure2children per curare i bambini affetti da tumore all’apparato uro-genitale.

a cura di Guido Contini