Riconosciuto a livello internazionale come un’autorità sulle tecniche microinvasive e rigenerative, il professor Luca Piovano è ben noto per la sua ricerca clinica su tecnologie consolidate e innovative nei trattamenti Chirurgico-Estetici, insegnando e facendo formazione professionale continua a livello internazionale.
Incontro con Luca Piovano
Prof. Piovano, lei è un chirurgo plastico. Come si avvicinato alla Medicina Estetica?
“Negli ultimi due decenni abbiamo assistito a una crescita senza precedenti della popolarità e a una crescente domanda delle procedure estetiche, meno invasive dell’approccio chirurgico. In particolare, l’uso di filler per l’aumento volumetrico dei tessuti molli è aumentato notevolmente negli ultimi decenni, soppiantando progressivamente la chirurgia come risultato dei migliori profili di sicurezza ed efficacia, del breve tempo di recupero e dei minori costi di trattamento. Infatti stiamo assistendo a un avvicinamento sempre maggiore tra Medicina e Chirurgia Estetica. Questo elemento sta modificando, in parte, anche le nostre condotte terapeutiche: il medico estetico estende il suo campo d’azione a metodiche più aggressive, mentre noi chirurghi, quando possibile, scegliamo procedure sempre meno invasive, pur raggiungendo risultati validi”.
Come utilizza al meglio i fillers?
“Ciò è reso possibile grazie alla sempre maggiore disponibilità di materiali iniettabili, la cui sicurezza e affidabilità, almeno per quelli non permanenti riassorbibili, è ampiamente provata nella pratica clinica”.
Quale tecnica preferisce?
“È di fondamentale importanza la tecnica iniettiva: l’infiltrazione quanto più atraumatica con microcannule deve assicurare una distribuzione uniforme del principio attivo, per ottenere buoni risultati. Pena la formazione di noduli sottocutanei che si riassorbono assai lentamente nel tempo”.
Il filler Jalor Sweet Deep
Quale filler usa in queste circostanze?
“Jalor Sweet Deep , si tratta di un filler ad avanzatissima tecnologiadi Cross-linking MCM con un altissima viscosità e un G-Prime tra i più elevati al mondo, con la concentrazione ideale di 25 mg/ml di acido ialuronico reticolato di origine sintetica. Oltre a contenere lidocaina come anestetico locale per una migliore gradevolezza nell’applicazione”.
Quale la correzione con filler che predilige?
“La forma della jawline dall’angolo mandibolare al mento ha un effetto importante sull’aspetto globale del volto di un individuo. Il trattamento non chirurgico con filler iniettabili può permettere di rimodellare quest’area in modo efficace e sicuro. L’obiettivo estetico dell’approccio di ringiovanimento è ridefinire l’angolo mandibolare, raddrizzando il contorno della mascella. Anche nei pazienti più giovani, l’abbellimento può essere ottenuto attraverso la correzione di un deficit costituzionale.
Ad esempio, la presenza di un mento piccolo o sfuggente. Inoltre, si può ottenere un miglioramento del contouring del viso, migliorandone e definendone la forma. È molto importante comprendere l’anatomia e gli aspetti che contribuiscono a un bel viso. Oltre a possedere la conoscenza dell’anatomia facciale e del processo di invecchiamento. Questi elementi forniranno le risorse per eseguire una buona valutazione facciale e un corretto piano di trattamento estetico, affrontando le priorità del trattamento per ciascun paziente e utilizzando la tecnica iniettiva adeguata”.