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I ragazzi de Il Collegio recitano? Risponde la sorvegliante

Nicolò Figini | 4 Novembre 2020

In molti si chiedono se i ragazzi de Il Collegio recitano oppure no. Lucia Gravante, la sorvegliante, risponde ai dubbi […]

In molti si chiedono se i ragazzi de Il Collegio recitano oppure no. Lucia Gravante, la sorvegliante, risponde ai dubbi

La quinta stagione del reality di Rai 2 ha avuto inizio da un paio di settimane. Anche se i ragazzi sono cambiati, tuttavia, alcuni dubbi rimangono nel tempo. In molti, infatti, si continuano a chiedere se i ragazzi de Il Collegio recitano oppure no. A cercare di rispondere a questi dubbi è stata Lucia Gravante.

Lei lavora davvero come attrice, come tutti gli altri adulti della trasmissione, si cala nel ruolo per il quale la pagano. Durante un’intervista con TV Talk, riportata anche da Gossip e TV, ha affermato che gli studenti si comportano in maniera del tutto naturale. Le loro reazioni sono spontanee e non ricevono alcun compenso. al massimo, infatti, prendono un rimborso spese settimanale.

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Gli ascolti delle prime due puntate della nuova stagione sono più che soddisfacenti. Oltre due milioni di telespettatori nelle prime settimane e un’oscillazione tra l’11% e il 10% di share. Ma tornando alla domanda principale: i ragazzi de Il Collegio recitano? Ecco cos’ha dichiarato la Gravante:

Tutti dicono che recitano, ma avremmo una generazione di premi Oscar. In realtà sono talmente abituati fin da piccoli a stare davanti a un cellulare o a una fotocamera che sono naturali, sono così.

Lei, che si definisce molto timida, si domanda come possano quei ragazzini così giovani essere così disinibiti e spontanei. Oltre a questo, tuttavia, ha anche risposto a un altro quesito. Chiarato, perciò, che i ragazzi de Il Collegio non recitano, le è stata posta la seguente domanda: “Come mai il programma fa nascere la nostalgia, in qualcuno, delle vecchie insegnati?“.

Lei ha, infatti, risposto che secondo lei oggi manca il senso del limite. Oggi manca la regola della propria libertà, la quale finisce dove inizia quella dell’altro. Tutto questo è scomparso ed è sempre più difficile rendere concreti i suddetti limiti.

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